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      La forza pubblica rimane spettatrice inoperosa, e si scusa adducendo difetto di ordini: intanto, prima che gli ordini arrivino, i perversi ragunano il Popolo, lo infiammano, lo strascinano, e il male cresce irrimediabile."
      No, - senza supremo di Dio benefizio, a cui prima dobbiamo grazie infinite, e l'opera di me, fatto segno di vituperevole guerra, Toscana piangerebbe adesso giorni funesti quanto quelli che nel 1792 successero in Francia(438). Questa è la mia gloria, e nessuno me la può tôrre. Se in secolo meno tristo io fossi nato, se fra gente più generosa vivessi, tradotto innanzi al Tribunale avrei detto: "in questo giorno, e in questa ora le furie rivoluzionarie invadevano la Patria nostra, traendo seco i mali, che fanno piangere un secolo. Dio aiutando, a me fu dato salvare la Patria. Popolo e Giudici, che facciamo noi qui? Andiamo in Chiesa a rendere grazie a Dio pel ricevuto benefizio."
      Queste sono reminiscenze pagane; oggi i cristiani più civili farebbero condurre Cicerone alle Murate, a starsi in compagnia con Cetego e con Lentulo.
     
     
      § 3. Stato in che mi trovo ridotto nei giorni 18, 19, 20.
     
      Vedevo imminente formarsi la tempesta, e attendendo fra tanto pericolo a preservarne lo Stato, il quale era da temersi che ne andasse sommerso, pensai in primo luogo occupare le menti col rumore dello apparecchio delle armi, poi nel negozio delle elezioni. Consideravo così tra me, che scemando i motivi dello ardore, e frastagliandolo in tanti scopi diversi, poteva sperarsi che quel fattizio impeto per la Repubblica quietasse.


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Apologia della vita politica
di Francesco Domenico Guerrazzi
Le Monnier Editore Firenze
1851 pagine 1183

   





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