Le operazioni elettorali sono una catena. Se un anello non corrisponde, la macchina si ferma. E la macchina deve andare a ogni costo.
Li 16 febbraio 1849."
Sembra che il sospetto di trovarsi prevenuti, consigliasse i Congiurati ad anticipare, non aspettando che da tutti i paesi, come avevano disegnato, giungessero genti a Firenze. Verso le ore sei pomeridiane del 17 febbraio, ecco arrivarmi da Livorno questo Dispaccio.
Pigli a Guerrazzi.
Poco fa ha avuto luogo una dimostrazione numerosissima con cartelli e bandiere, per chiedere la pronta Unione con Roma. Sono stato costretto a parlare. Ho promesso informare il Governo senza promettere niente; mi sono limitato a lodare la Repubblica Romana. Credo sapere che domani si porteranno costà Deputazioni di tutti i Circoli, per chiedere quanto sopra(439)."
Accorto da qual parte spirava il vento, e avendo oggimai conosciuto, che del Governatore non mi poteva fidare, spedisco senza mettere tempo fra mezzo il mio familiare Roberto Ulacco, e credo averlo fatto accompagnare da Emilio Torelli con lettere urgentissime pel signor Dottore Antonio Mangini, persona a me aderente, e preposta ai miei negozii in Livorno; con queste lettere gli commetteva, che col Gonfaloniere si accontasse, e palesatogli il mio concetto, facessero opera insieme presso gli amici, affinchè il disegno dei partigiani della Repubblica non avesse seguito. Spediti i messaggeri, per mezzo del telegrafo ammoniva il Gonfaloniere in questa sentenza:
Il Presidente del Governo Provvisorio al Gonfaloniere di Livorno.
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