Sceglieste il partito di dare tempo al tempo; io lo avrei combattuto con tutte le forze prima che voi, Altezza, lo aveste preferito; ora che lo sceglieste, giova seguirlo; se non m'inganno, ormai è quello che vi ricondurrà con pace nell'onorato seggio: mite foste, mite mantenetevi; gli altri consigli rigettate, però che se per essi (cosa che adesso subito parmi ad accadere difficile) vi fosse restituito lo scettro.... V. A. lo rigetterebbe da sè perchè sarebbe insanguinato."
Così con non savie forse, ma affettuose parole, io avrei favellato a Leopoldo II, se mi fosse stato concesso recarmi a Santo Stefano; e questo era il concetto che in nota succinta registrava il 18 febbraio 1849 sul Dispaccio inviato al Governo dal Consigliere di Prefettura di Grosseto il 12 di quel mese(457).
§ 6. Motivi per muovermi contro il Generale Laugier.
Ora si voglia supporre per un momento, che stesse in facoltà del Governo astenersi dalla Spedizione a Massa. Innanzi tratto, io vorrei domandare se i Giudici credono davvero che quando un soldato alza una bandiera, sia pure in nome del suo Sovrano, devano tutti sotto pena di ribellione prestargli fede, e seguitarlo. Badino, che quello che dicono, come pare, è veramente enorme, e potrebbe tirare grandemente a male.
Per buona sorte servendo l'Accusa alla sua passione ha rinnegato la scienza, ed ha commesso gli errori deplorabili, di cui, invocata la dottrina dei pubblicisti, la incolpa l'Avvocato Adriano Mari nella Difesa che presentò alla Cassazione per Leonardo Romanelli.
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