In marcia i soldati non attendono ad agitazioni politiche, nč i cittadini stanno loro alle orecchie per sobillarli. Di questo mi rampogna l'Accusa, ma davvero anche qui ella si č affrettata troppo, perō che io deva confessare avere sortito il mio concetto meno che mezzo. I soldati non toscani formarono piccolissima parte della colonna spedita a Lucca, ed č agevole riscontrarlo negli Ufficii del Ministro della Guerra. Vennero alcune compagnie lombarde da molto tempo condotte ai nostri stipendii(466): la massima parte erano Toscani; con loro partii; in mezzo a loro io stetti inerme. Mi circondavano i soldati medesimi che avevo trovato tumultuanti in Fortezza di S. Giovanni Battista. Le genti in mezzo alle quali io passava, nel vedermi circondato di ufficiali al nome italiano poco, ed a torto, creduti amorevoli, mormoravano. Ai soldati e agli Ufficiali toscani poi nemmeno mancava chi insinuasse condurli D'Apice ed io per tradirli nelle mani dei Piemontesi. Cosė nei tempi torbidi la perfidia mesce mostruose novelle, e cosė facile le accoglie l'armento degli uomini(467).
§ 7. Di una lettera del R. Delegato di Massa e Carrara.
Ho voluto differire a ragionare in questo luogo della lettera del Delegato Regio di Massa e Carrara del 13 febbraio. Il Decreto della Camera delle Accuse del 7 gennaio cosė dichiara alla pagina 84:
Al Prefetto Staffetti il quale faceva noto al Guerrazzi con lettera del 13 febbraio, come le truppe acquartierate ai confini ricusassero di prestare giuramento e si sbandassero, il Guerrazzi con lettera privata rispondeva che calunniasse e screditasse il Granduca nell'animo di Laugier, onde indurlo a seguitare il nuovo Governo.
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