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      3° Perchè i Deputati in parte uscirono, ma per le mie veementi rimostranze, cacciato via il Popolo, i Deputati tornarono, mentre nessuno li costringeva, unitamente al Presidente, e votarono, dopo discussione, all'unanimità.
      Il Governo non poteva governare con Camere nate da legge elettorale conosciuta difettosa, e perciò le ha convocate di nuovo sulla base del voto universale. Queste Camere sono convocate pel 15 marzo: più presto non si poteva. Il Popolo irrompe e vuole Repubblica. Il Governo con tutte le forze ricusa prendere la iniziativa per dichiarare la Repubblica, e la fusione con Roma. Intende che tutta la Nazione rappresentata legittimamente, e con maturità di consiglio, decida delle sue sorti. Ma sforzato da questa posizione, che gli sembra ed è legalissima, in primo luogo si difenderà dalle ingiuste aggressioni, ed in secondo luogo, ritirandosi, lascierà a cui spetta, tutta la odiosità d'avere protetto, mentre invadeva il comune nemico tedesco, la guerra civile in Italia.
      Lucca, 21 febbraio 1849.
      GUERRAZZI."
      Lo scrissi allora, nè mi sembra dovermene pentire adesso. Se Vincenzo Gioberti, invece di essere preso da quella sua caldezza che parve soverchia, e se invece di stimarmi, a torto, dei maneggi politici di Giuseppe Mazzini svisceratissimo, avesse voluto sperimentare da sè, io vado convinto che noi ci saremmo trovati d'accordo; però che io non mi senta presuntuoso così da ostinarmi nel mio concetto, e quanti mi conoscono sanno che di buon grado ascolto, e, dove trovi avere errato, di leggieri il confesso.


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Apologia della vita politica
di Francesco Domenico Guerrazzi
Le Monnier Editore Firenze
1851 pagine 1183

   





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