- (Monitore, 15 febbraio.)
A Portoferraio varii soldati tumultuano; vengono repressi dai Sedentarii, timorosi che non si vogliano unire ai galeotti per mandare in subbisso la città. - (Monitore, 15 febbraio.)
Gli Ufficiali delle milizie stanziate all'Elba mandano al Governo Provvisorio la seguente Protesta:
Gli Uffiziali del 2° Battaglione del 3° Reggimento di Linea, di guarnigione a Portoferraio, protestano, nulla avere risparmiato per quanto loro incumbeva, onde prevenire gli eccessi commessi nei tre precedenti giorni da molti individui del Battaglione medesimo. Quindi solennemente dichiarano di avere disapprovato l'accaduto, avvenuto con loro dolore per subdoli raggiri, e di non approvare quanto fosse per seguire di consimile, giacchè i sottoscritti intendono di servire fedelmente alla Patria, all'Onore, al Governo Provvisorio, e a tutto ciò che per le superiori disposizioni potrà contribuire alla tanto sospirata Indipendenza Italiana.
Portoferraio, 13 febbraio 1849."
A questa Protesta accenna il Dispaccio del Ministro della Guerra, al Governatore di Portoferraio, del 16 febbraio 1849. "Pervenuta a questo Ministero per l'organo del Maggiore Orselli Comandante il Battaglione che trovasi ora in cotesta Città, una Protesta di cotesti Ufficiali, che fa loro onore, il Ministero medesimo non può che esternare su di ciò la piena sua soddisfazione, scorgendo in essa quei sentimenti che non possono andar disgiunti da chi apprezza la Patria, l'onore, ed i voleri di un Governo eletto dalla pluralità dei voti di un Popolo(479)."
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