Il Governo Provvisorio fece allora intendere al Circolo, come unicamente all'Assemblea, che tra pochi giorni sarà convocata, sia riserbato il votare liberamente una forma di stabile Governo: la Repubblica proclamata senza consiglio deliberato, non potere avere nè autorità per sè, nè reputazione all'estero.
Il Circolo, peraltro, non si appagava di queste ragioni, e persisteva nel primo proponimento. Allora il Governo pubblicò un Proclama, nel quale applicava contro chiunque avesse turbato con violenze la quiete pubblica il rigore delle Leggi Statarie. Il Circolo protestò contro il Governo; ma in pari tempo promise astenersi da ogni manifestazione.
Così terminò questo incidente, che poteva avere gravi e dolorose conseguenze, e la giornata di oggi sembra riuscire tranquilla."
In questo modo il Conciliatore del 1° marzo 1849, Giornale di quella tenerezza per me che tutti conoscono, racconta il motivo pel quale di quattro giorni protrassi la durata della Legge Stataria.
Avvertite cosa, che la impronta Accusa non bada: io voglio dire come la Legge Stataria fosse spada a due tagli, e guardasse a tenere in rispetto ogni maniera di gente, qualunque partito professasse, o piuttosto fingesse, la quale con sedizioso attentato la vita e la proprietà dei cittadini, o in altro modo l'ordine pubblico sovvertisse; nè questo è già un mio ingegnoso trovato, conciossiachè ricevesse manifesto commento dal fatto, dell'averla io quattro interi giorni protratta per contenere la rivoluzione minacciata nel 1° marzo 1849.
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