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      Raccolti i Rapporti a diligenza del Segretario signor Allegretti, furono disposti in quadri sinottici; e da questi venne a resultare, come la grandissima maggioranza del Popolo Toscano alle libertà costituzionali stesse contenta. Anche questi libri e questi Rapporti domando, affinchè si conosca da quali motivi io fossi condotto nel consultare il voto universale del Popolo.
      II. L'opinione stessa di S. A. - Quando nel primo colloquio, che io ebbi l'onore di tenere col Principe, io gli feci lealmente avvertire, che la Costituente, nel modo che dal medesimo era stata accettata, poteva esporlo a perdere la Corona, e che però la materia meritava considerarsi due volte; il Principe rispose: averci pensato, ed essersi anche a questo disposto, purchè fosse per benefizio del suo Popolo; ma poco dopo soggiunse: - però io non temo la prova; la mia famiglia ha beneficato la Toscana; io mi sono ingegnato, per quanto era in me, imitare gli esempii paterni, onde io non dubito che, consultato il voto del Popolo, sia per riuscirmi favorevole. - E questo credo ancora io, soggiunsi, ma mi è parso onesto avvertirlo.
      Onde io piena la mente di queste parole, commesso a dettare il Discorso della Corona per l'apertura del Parlamento, che avvenne nel 10 gennaio 1849, scrissi con mano franca (come quella, che consentiva al sentimento del cuore) la sentenza, la quale pronunziata poi dai regii labbri empì di applausi e di esultanza la sala: "quando mi assentiste il titolo di Padre io di lieto animo lo accettai, perchè veramente mi sento affetto paterno per gli uomini, che sempre mi studiai, e studio governare con amore.


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Apologia della vita politica
di Francesco Domenico Guerrazzi
Le Monnier Editore Firenze
1851 pagine 1183

   





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