O voi vi fidate nelle forze del Popolo, - ripeto, - o non vi fidate. Se vi fidate, l'Assemblea è pericolosa. Ad ogni modo l'Assemblea è un impaccio che par gittato dinanzi alla Rivoluzione, come si getta uno sterpo fra le gambe a chi corre, perchè inciampi e cada.
Voi dite averla convocata, nella speranza che l'Assemblea mandataria di tutta la Toscana acqueti ogni tentativo di reazione, e riesca la espressione del voto generale.
E noi vi rispondiamo con le parole medesime che stanno scritte sul Rapporto della Convenzione Nazionale francese del 1793: - Quando la Nazione è in piedi, che cosa sono i Rappresentanti che seggono nelle Assemblee? -
Oggi voi potreste, da voi e col Popolo, sedare e distruggere ogni reazione. - Ma domani, quando Leopoldo avrà ragunato a sè d'intorno i suoi fidi, quando questi avranno destramente seminato l'oro inglese, quando le baionette austriache saranno alle frontiere, credete voi poter sedare con eguale agevolezza la reazione? - Vi credete voi più potenti in faccia alla forza e alla violenza, unica ragione a cui si debba ora affidare l'arbitrio delle nostre sorti? - vi credete voi più potenti, ripeto, con 120 uomini di tutti i colori, di tutte le opinioni, che non con migliaia di gente del Popolo, tutti di un solo colore e di una sola opinione? - E credete voi che cotesto Popolo, ove non abbia più fede in voi, ove, col temporeggiare e col respingerlo. lo abbiate reso diffidente di voi e di sè stesso, credete voi che esso vorrà starsi pago della decisione dei vostri 120 Rappresentanti, e non piuttosto riterrà le proprie decisioni come un fatto compiuto, nel modo istesso che voi oggi sembra non vogliate ritenere per fatto compiuto la Rivoluzione?
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