Nella notte del 27 al 28 fu proposta all'Assemblea la elezione di un Capo provvisorio al Potere Esecutivo per curare specialmente le cose della guerra. - Non era presente il Popolo, mancavano gli stenografi; ma vivono i Deputati presenti, i quali attesteranno le ingiurie atrocissime avventate contro di me dal Partito Repubblicano. Non mancarono accuse aperte di trame ordite per operare la Restaurazione del Principato; nome e sostanza del tradimento dichiararono. Montanelli sorse a difendermi sostenendo, che egli rispondeva per me, e prometteva, che io senza il consenso dell'Assemblea non avrei con violenza imposta forma governativa allo Stato, e veramente io pensava fare così. Ma le ingiurie repubblicane siffattamente mi commossero, che ricusai ostinatissimo lunga ora il carico commesso. I preghi urgenti, continui, a ributtare impossibili, dei Deputati Costituzionali formanti la maggiorità, e dell'egregio Presidente Taddei; le rampogne oltre modo passionate, e veementi degli amici, che, dopo avere tanto fatto pel Paese, vinto da sdegno lo abbandonassi nel supremo pericolo; - e soprattutto la paura di commettere cosa vile, dopo spazio, forse troppo, di tempo, mi piegarono. Nel Monitore del 28 marzo è riportato il Decreto dell'Assemblea, che dichiara:
L'Assemblea Costituente Toscana nella notte de' 27 al 28 marzo 1849 ha deliberato quanto appresso:
Art. 1. Che sia immediatamente ricostituito un Potere Esecutivo provvisorio.
Art. 2. Che questo Potere Esecutivo sia conferito ad una sola persona.
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