Che il Cittadino Deputato F. D. Guerrazzi sia rivestito del Potere Esecutivo anzidetto.
Che questo Potere abbia facoltà straordinarie per provvedere ai bisogni della guerra e alla salvezza della Patria, e che queste facoltà continueranno in esso, finchè ne durerà la necessità."
Nel N° del 29 successivo si legge il mio Proclama, il quale stampato a pagine 220 di questa Apologia, in nota, rende testimonianza manifesta del mio forte rifiutare, e del pauroso quanto esiziale sospettare dei Repubblicani, che i pieni poteri io adoperassi per restaurare violentemente il Governo Costituzionale.
Malgrado le mio promesse, o fosse diffidenza di me, o le suggestioni calorose che venivano da Roma, le quali accertavano dei soccorsi inglesi e francesi, solo che trovassero il Paese costituito a determinato reggimento, esporrò brevemente quello che per loro si tentasse.
A ben significare le scosse che camminando pel dirotto sentiero io pativa, non meno che la necessità delle dichiarazioni vie via emesse come scudo a riparare me ed altrui dal flagello delle lingue dolose, importa riprendere e proseguire la serie delle calunnie di traditore, che copertamenie o scopertamente i Settarii andavano insinuando contro di me. Quando pensai cavare di Livorno la Guardia Municipale livornese sostituendole parte della fiorentina, mentre i Faziosi Reazionarii davano ad intendere in Firenze che io chiamava i Livornesi per formarmene un corpo di Pretoriani, i Faziosi Repubblicani a Livorno dicevano che io vi mandavo a opprimere la Libertà; ed allorchè, consigliando il Colonnello Tommi, il reggimento del Colonnello Reghini s'indirizzava a Livorno, secondo che ho esposto a pag.
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