Il Potere Esecutivo sente e ricorda l'ordine imposto dall'Assemblea, e l'obbligo da sč medesimo assunto, che non si possa in verun modo mutare la forma politica della Patria nostra senza consultare l'Assemblea Costituente. - Firenze, 5 aprile 1849.
Dei firmati, ne fecero colpa allo egregio amico P. A. Adami; e questi non tacque averla sottoscritta, perchč la conobbe provvidenza necessaria a salvarmi e a salvarsi da pericolo imminentissimo; e fu reputato sincero: cosė che la porta del carcere gli venne dischiusa; - certo non avranno ommesso di rampognare il defunto Colonnello Manganaro, uomo di molta virtų; ma egli sembra che avesse la fortuna, la quale a me non arrise finora, di trovare orecchie alla persuasione non disperatamente impenetrabili, conciossiachč i giorni che visse ultimi della vita onorata non gli furono fatti amari con lo squallore del carcere infame(578).
La Seduta del 29 marzo si apre con le dimostrazioni del Partito Repubblicano avverse al voto della notte del 28: voglionsi pubblicati i nomi dei consenzienti e dei dissidenti, per esporli alla popolare indignazione. Il Deputato Manganaro(579) contradice la proposta, ma dichiara: "Frattanto ho il coraggio di asserire, che io votai per il Potere Esecutivo conferito al Cittadino Guerrazzi; e nulla temo avere opinato in tal modo." Cosė eravamo arrivati a tal punto col Partito Repubblicano, che era pericolo procedermi amico, e per dichiararlo vi abbisognava coraggio; e questo avrebbe dovuto avvertire chi giudica. Un Deputato propone la Legge di cui lo scopo č la Unione assoluta con Roma, e perō implicitamente la dichiarazione della Repubblica e la decadenza del Principe.
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