Fino a quel giorno la evidenza mi dà la ragione e l'angoscia di averla.
La frontiera toscana, com'era allora, a giudizio degl'Ingegneri, non si presta agevolmente alle scarse difese: lunga si sprolunga la linea, ed abbisogna copia di gente, e apparecchio immenso. Le milizie nostre, poche a tanto uopo, e in condizione di disciplina deplorabile; e ciò sia detto, salvo il debito onore di quelli che mostrarono cuore ed ingegno per sostenere le difese estreme. La gente raccogliticcia, e giova qui rammentarlo anche una volta, non fa frutto: di questo non vogliono persuadersi gli Entusiasti, ed è verità vecchia, e lo abbiamo sperimentato a nostre spese di nuovo.
Oltrechè poi anche di gente siffatta non era il novero grandissimo, o almeno corrispondente allo assorgere di Popolo come un uomo solo che intende difendere disperatamente i suoi lari; avvegnachè, per lungo disuso e per mansuetudine antica, i Toscani repugnassero dalle zuffe; e sebbene abbiamo visto, come condotti una volta al campo riescano soldati a nessuna milizia secondi, pure sradicare dall'animo dei Popoli la infame repugnanza tutto a un tratto non puossi. Nel Ducato di Lucca, per concessione della Principessa Elisa, i Lucchesi si reputavano immuni dalla milizia. Privilegio esercitato con ragione, quando si trattava andare in remote contrade a combattere guerre di conquista; stolto, empio, iniquamente preteso, quando chiama la Patria. Per la qual cosa vedemmo, maraviglioso a dirsi! nel contado lucchese i rustici armati a sostenere la guerra per non andare alla guerra.
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