Da voi la Patria attende la propria salvezza. Dio non abbandona gli oppressi. L'ora del risorgimento è suonata. Le armi soltanto ponno decidere dei nostri destini(611)." Provvedo mandarsi mezzo milione di lire per armi, e da Livorno chiedo prima armi, poi gente(612), e le armi si mandano(613). Maremma invia Volontarii, ma pochi; quelli raccolti e istruiti a Firenze, richiesti dal Generale, partono pel campo(614). Chiamato da Livorno il Battaglione Del Fante, continuo a esigere armi; i Livornesi rimprovero di iattanza; ordino tolgansi le armi alla Guardia Nazionale; - poco frutto fa Lucca(615). La Legione Accademica è riconcentrata in cotesta città(616). Acquistansi nuove armi a Livorno(617). Tommaso Gasperini, Ermolao Rubieri e Angiolo Angiolini, rinunziati gradi superiori della milizia cittadina, si arruolano e partono soldati, esempio grande di modestia e di virtù(618). Nel giorno 6 pubblico il Manifesto alla Gioventù fiorentina(619); ai Sacerdoti dichiaro non trattarsi adesso di Unificazione con Roma, nè di forma di governo; ai Conservatori, che mal conserva chi si espone a vedere tutto disperdere; agli affezionati del Principe, che badino trattarsi adesso di mantenere intero lo Stato, affinchè egli tornando non abbia a trovarlo menomato, e ne faccia loro rimprovero; ai Repubblicani, che la Repubblica, perfettissima forma di governo per uomini perfetti, non è frutto maturo pei nostri denti, o a meglio dire per le corrotte anime nostre: e che intorno al riordinamento del Paese, le Leggi dell'Assemblea si hanno a venerare come precetti di Dio.
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