(Che cosa s'intenda con la parola seriamente, io non saprei; quello che so, è che il Conciliatore con le acute scane fendeva moderatamente a morte i fianchi al Ministero Montanelli, e al Governo Provvisorio.)
Quali sono gli apparecchi vostri, gli uomini, le armi e i danari? La guerra è rotta, Piemonte già versa sangue per la causa d'Italia, e neppure un soldato dei nostri varcò la frontiera: anzi possiamo assicurare, che le scarse milizie ebbero ordine di rientrare nello interno. A questa ora nel marzo del 1848 la Toscana aveva sul Po 8000 combattenti, e si dicevano pochi, e la inettezza o il mal volere del Governo accusavasi, e due Ministeri si rovesciarono per questo, e per questo una Rivoluzione fu fatta, e il Paese esposto a sciagure e ad aggravii esorbitanti; e adesso quando il Piemonte ci domanda: Toscani, dove sono i vostri soccorsi? noi siamo costretti a tacere con vergogna." Io vi dico in verità, emuli miei, che non per me mai i Toscani hanno dovuto abbassare la fronte avvilita. Questo vostro discorso sembra nato a un parto con l'altro sì famoso del Generale Buonaparte reduce dalla impresa di Egitto; ma Buonaparte poteva dire al Direttorio: "Dove sono gli eserciti? che avete fatto dei tesori?" perchè veramente eserciti vittoriosi aveva lasciato, e lo erario pieno; ma i Ministeri precedenti al mio ci avevano lasciato tale una eredità, che se fosse stato in potestà mia io non mi sarei giovato accettarla nè manco col benefizio della Legge e d'Inventario(637); e questo dicasi in quanto a quattrini: rispetto ai soldati, essi nel marzo non avevano toccato sconfitta sul campo di battaglia, e la troppo peggiore per la disciplina delle armi a Livorno; infermi gli ordini nel marzo, pure non guasti affatto dalle scioltezze, per non dire licenze, della non prospera ritirata.
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