- Credo potermi ricordare eziandio, ch'egli aggiungesse:
Vogliono perdere tutto!" Non essendone sicuro, io non lo accerto. Ma perchè riesca anche in questa parte compíta la difesa contro l'accusa che mi mettono addosso, pongo senz'altro comento, chè tutto spiega da sè, la minuta di lettera confidenziale trovata dall'Accusa negli Archivii del Governo, e da lei stampata a pag. 220 del suo Volume.
Signor Ministro,
Appoggiandosi sul fatto dell'armistizio prosciolto e delle ostilità riprese, il Generale La Marmora ha dichiarato d'occupare Pontremoli e Fivizzano, sotto colore di essere spedito a scendere dall'Appennino in Lombardia.
Io e il Governo Provvisorio abbiamo sentito la trista nuova della prepotenza che il Piemonte così stranamente ci arreca, e sebbene con animo conturbatissimo, pure abbiamo dato ordine rapidamente alle nostre truppe di lasciar passare le truppe sarde, perchè la guerra ripresa non corresse l'orribile rischio di cominciare con un'avvisaglia fra Piemontesi e Toscani.
Questo contegno del Governo Sardo è per me inesplicabile: mi affretto però a chiedere confidenzialmente tutte quelle spiegazioni che reputerete più opportune a togliere di mezzo i dubbii che la condotta del vostro Generale insinua gravissimi nell'animo mio.
Avvezzo a conoscere le tergiversazioni e gl'indugi, coi quali il Governo Piemontese ci ha condotti e tenuti sospesi sulle cose di Lunigiana, io non posso infatti considerare come un semplice avvenimento di guerra, quello della occupazione di Pontremoli e Fivizzano, e credo quindi avere il diritto di ottenere convenevoli spiegazioni.
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