Si sollevano le cateratte all'Accusa soltanto allo Articolo 9, dove raccomando di accordarsi con gli Stati Romani per fare causa contro il comune nemico, perchè gli ha da considerare come destinati a formare una sola famiglia con noi, SE I CASI NON VOGLIONO ALTRIMENTI. Che cosa trova qui da riprendere l'Accusa? Forse trattasi qui di Unificazione con Roma repubblicana? Quanto queste Istruzioni negli altri Articoli esprimono, non esclude simile concetto? E meglio non lo escludono fino dalla radice il cumulo dei fatti concomitanti? - O dunque che cosa significa egli cotesto Articolo? - interrogherà l'Accusa. - Ed io rispondo avere in altra parte manifestato i miei pensieri in proposito. Il Ministero Capponi(651), dettando la commissione al Legato Ridolfi per le Conferenze brussellesi, si palesò vago di vedere Toscana arrampicarsi su pei greppi degli Appennini, e mettere un piede in Lombardia; a me cotesti possessi lombardi non andavano a sangue, e mi pareva che meglio potesse allargarsi verso la Umbria, memore dell'antica Etruria, di cui furono confini la Magra e il Tevere; il quale concetto mi parve allora, e ritengo anche adesso, più classicamente politico, per ragioni che non importa discorrere. A me piaceva parte degli Stati Romani, non già nella guisa che disse David quando gli morì il figliuolo avuto da Betsabea: "Poichè non verrà più a me, io me ne vado a lui(652);" ma sì nel modo contrario, voglio dire che, invece di andare a loro, essi venissero a me; onde se, senza pericolo di commettere tradimento, si può desiderare ampliato lo Stato da parte di Ponente, non si sa come appo l'Accusa si corra pericolo di fellonia, piegando questo desiderio a Levante.
| |
Accusa Articolo Stati Romani Accusa Unificazione Roma Istruzioni Articoli Articolo Accusa Ministero Capponi Legato Ridolfi Conferenze Toscana Appennini Lombardia Umbria Etruria Magra Tevere Stati Romani David Betsabea Stato Ponente Accusa Levante
|