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      Voi mi farete esatto rapporto di quanto avviene, indicandomene gli autori; e quando vi ordinerò arrestarli, voi non dovete porre tempo tramezzo, fosse mio fratello: altrimenti renunziate. Oh! è facile sostenere la Repubblica con la gola fioca di acquavite e di fumo; con la opera poi la cosa è diversa. Il Popolo non si disonori con atti brutali: s'invigili cautamente il contegno di tutti; se commettono fallo, si raccolgano prove e mi si rimettano. Per suscitare la forza bisogna sia forte la Legge. La Inghilterra, che non ci avversa, dichiara che dove continuino in Livorno gl'insulti alle persone, ai Consoli, alle Insegne ec., provvederà al Paese come già fece a Lisbona. Per Dio! mi viene il sangue al viso. Badate i retrogradi; vi sono, e vanno puniti: ma
      1° Non si ha a scambiare retrogradi co' paurosi.
      2° Quando si mette la mano addosso a qualcheduno, conviene avere ragione: se no, se poco amico, diventa avverso; se nemico, cresce nell'odio.
      Dei perturbatori non so che farmi. Gli uomini liberi sono gravi, animosi e operosi. Tali furono gli Americani, e così vinsero.
      Partecipi questi miei sensi al Popolo Livornese, e gli dica che me ne appello al giudizio loro, all'onore, alla carità patria, e alla fama che pel mondo si sono guadagnata grandissima. Viva la Libertà! Viva Livorno! E chiunque è valido alla frontiera.
      GUERRAZZI."
      P. S. Al Proclama aggiunga eccitamento a marciare; - vengano ad arruolarsi; - gli mandi a Firenze con armi; - mandi armi - armi - armi. - I gradi a chi sarà meglio reputato capace.


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Apologia della vita politica
di Francesco Domenico Guerrazzi
Le Monnier Editore Firenze
1851 pagine 1183

   





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