Questo poi facciamo, accertati che il Ministero attuale siasi dimesso, e con parola di onore assicurati dal signor Montanelli, che conserverà il Principato Costituzionale, ed eviterà, se gli sarà possibile, di tôrsi a collega il signor Guerrazzi(664)." E la Corona rispondeva, ammonendo essere per lo Statuto fondamentale riposta in sua piena volontà la scelta del Ministero, alla quale avvertenza il signor Zannetti con modesto parlare soggiunse: "Altezza! Non cadde mai nel mio animo, nè in quello de' miei compagni, di venire a imporle un Ministero; ma il solo desiderio accennato testè, fu quello che ci mosse a umiliarle la nostra proposta, come mero e semplicissimo voto: onesti, come ci studiamo essere, noi ci saremmo guardati bene dal presentarci all'A. V. dove non avessimo riportata dal signor Montanelli la parola della intera conservazione del Principato Costituzionale(665)." L'A. S. poi me non accettò se prima non ebbe consultato in proposito Lord Giorgio Hamilton e il marchese Gino Capponi, e questo so per confidenza onorevolissima che mi venne fatta dal Principe stesso, sicchè qui non vedo peccato che dovesse concitarmi l'odio del Municipio e della Commissione Governativa.
E prima condizione del mio accettare la proposta del Montanelli fu, che si conducesse dal marchese Gino, e in suo e in mio nome lo pregasse a volere presiedere il Ministero nostro; egli ci rispose, come altrove ho narrato; ma certo per me non gli si poteva dare pegno maggiore di devozione e di stima: onde anche da questo mio contegno non vedo che il Municipio e la Commissione Governativa potessero ricavare argomento di rancore contro di me.
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