Ciò fatto, toglie in mezzo alle guardie i membri esclusi e gli riconduce a Westminster. Alcuni Lordi, cogliendo il destro, vollero aprire la Camera alta; Monk prevedendo cotesto tentativo inopportuno, gli fa cacciare via duramente, onde si tengano per avvertiti tutti coloro che volessero precipitare le cose, o condurle in modo diverso da quello ch'egli aveva disegnato.
I Repubblicani, vedendo riprendere posto a canto di loro gli uomini che avevano cacciato, si commuovono a maraviglioso furore; alcuni vanno via, altri rimangono, parecchi degli usciti si ravvisano e tornano. Il Parlamento completato elegge Monk Generale in capo dello esercito inglese, rende alla città porte e catene, libera di prigione i Municipali arrestati il 9 febbraio, proroga la convocazione del nuovo Parlamento al 25 aprile. Monk manda fuori un altro Manifesto nel quale, dopo aver dimostrata la necessità in cui si era trovato di completare il Parlamento perchè le imposte si riscuotessero, finisce raccomandando severamente sorvegliare e accusare in pubblico chiunque macchinasse a favorire il ritorno di Carlo Stuardo(696). Ad Haslerig, che fattosi a trovare il Monk lo confortava a mantenersi saldo nella causa repubblicana, questi toltosi il guanto, e posta la sua nella mano di lui, diceva con sembiante solenne: "Io vi protesto che mi opporrò con tutte le mie forze alla elevazione di Carlo Stuardo, al governo di un solo, e alla Camera dei Pari."
Haslerig e i Repubblicani più accorti gli oppongono: "Egli è chiaro che qui si tende a richiamare il Re, e il voto del Parlamento lo dà a sospettare pur troppo.
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