Il giorno 13 aprile; e sta bene, ed io concedo volentieri, che gli uomini del Conciliatore in quel giorno potessero e dovessero credere cosė. Nella notte dell'11 al 12, e per la massima parte della mattina del 12 aprile poteva, all'opposto, e doveva temersi, che o tutte o la massima parte delle infamie che compongono la REAZIONE sarebbonsi vedute. L'Accusa, confondendo i tempi, da per sč stessa si confuta: invero ritiene in tutti i suoi Documenti, come nel giorno 12 aprile soltanto si trattasse di Restaurazione; differiscono poi nello indicare in quale ora del 12 questo successo si compisse; chč il Decreto del 7 gennaio, sconsigliato quanto intemperante, lo dichiara compíto allorchč i Membri del Municipio vennero nella Sala delle Conferenze dell'Assemblea. - e la Requisitoria in quel punto lo dice incoato soltanto, e questa sentenza troviamo essere vera. Dalle quali cose apparisce, che i provvedimenti presi nella notte dell'11 al 12 aprile, e nello stesso giorno fino allo apparire dei Membri del Municipio nella Sala delle Conferenze, non potevano contrastare alla opera della Restaurazione, come quella che non era per anche iniziata. I casi del giorno 11 aprile ebbero indole di tumulto popolare suscitato dal conflitto co' Livornesi in Piazza Vecchia; fin lė non ispiega il carattere politico che nel giorno susseguente gli impressero; nessuno lo conduce, o se ne mostra capo. Nč temevo soltanto la reazione in Firenze, bensė anche a Livorno, e altrove, e la temevo come cagione di guerra civile, onde io mi mostrai solertissimo a prevenirla da per tutto(705). - Perō il Guerrazzi non doveva supporre mai, aggiunge l'Accusa, che fossero per nascere scandali, e che tutto si sarebbe composto in santissima pace.
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