Proponevo eziandio che il Generale Zannetti e il Professore Taddei si chiamassero a parte della Commissione Governativa per senso di convenienza; e ciò tanto più agevolmente potevano assentire, in quanto che Zannetti avessero già chiamato, e il Professore Taddei fosse per ogni conto meritevole di tanto onore. I Municipali accettarono la mia proposta piuttosto con esultanza che con soddisfazione; come savissima e opportunissima la lodarono; e commisero la cura di compilarla a taluno dei presenti; e questi sì fece, ma, letto lo scritto, non parve suonasse, e veramente non suonava, a dovere; onde Guglielmo Conte Digny prese a dire: "Troppo più mi garbavano le parole del signor Guerrazzi; via, signor Guerrazzi, la prego non le sia grave di scrivere ella stessa quanto ha proposto." Al che risposi lo avrei fatto molto volentieri; se non che sentendomi, pei tanti travagli patiti, un po' confuso di mente, io gl'invitava a lasciarmi solo; e questo di leggieri assentirono(732).
Qui fu. - e il cuore mi si stringe a raccontarlo, - che letta la minuta dello scritto, e andata altamente a grado ai Commissionati, il signor Digny con tale una sembianza, - che parea Gabriel che dicesse: Ave! - mi parlava le parole, che per certo egli deve aver fatto stampare nel Conciliatore del 14 aprile 1849: "Si stringano dunque i Liberali intorno al Vessillo Costituzionale, salvino con esso gl'interessi della Libertà, salvino le ragioni dell'avvenire..... Gli errori comuni saranno argomento di reciproco compatimento; i sagrifizii che tutti faranno delle private opinioni saranno cagione di reciproca stima; la cooperazione di tutti a ristorare i mali passati sarà garanzia di nuova concordia.
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