Bene è sciagurato quegli di cui il cuore sta duro a questi nobili inviti; ma come ha da considerarsi l'uomo che fabbrica dei sensi magnanimi e santissimi una coltella per tagliarti proditoriamente i garretti? - Nè qui si rimasero i fervorosi favellii del Conte, che me lodava tuttavia e levava a cielo per l'ottima mente dimostrata sempre, e più che mai scongiuravami a soccorrere la Patria; ed io commosso rispondeva:
O che credete, che la Patria prema a me meno che a voi? Salvate le Libertà Costituzionali. Spero andrà bene ogni cosa, ma temo che da Livorno voglia venire opposizione; pure io mi vi porterò subito, e opererò in maniera, mercè lo aiuto degli amici, che stia contenta al fatto; però considero che Livorno è ingombra di gente straniera, la quale non ha cuore, nè interessi toscani, e questa per certo farà resistenza. Bisognerebbe, se il mio presagio si avverasse, e si avvererà di certo, avere autorità di farla arrestare e allontanarla: ora a me simile autorità è venuta a mancare, e non potrei ordinare l'arresto di persona senza offendere le leggi. Se vi pare bene, datemi facoltà capace a ovviare questo temuto impedimento, e riposate sopra la mia fede tranquilli." Il Conte Digny accolse premurosamente la proposta, e mi domandò quando contavo di partire per Livorno; alla quale interrogazione avendo risposto: "subito, col treno della Strada ferrata delle 4;" egli mi fece osservare, come nello spazio breve di tempo non avrebbe potuto procurarmi la commissione in discorso, e ch'egli trovava opportunissimo mi fosse conferita; però pregarmi a volere attendere fin dopo le ore ventiquattro, ch'egli sarebbe allora venuto a portarmi la spedizione necessaria.
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