Guglielmo Conte Digny nega il convegno, nega la proferta del passaporto, nega il contratto religioso e solenne; tutto nega: - qui occorrono due vie da governarmi col Conte; scerrò la più mite.
Vi ricordate del personaggio di commedia chiamato Rosignolo? Sì, certo, voi rammentate quel gobbo che aveva tante e poi tante inventato girandole, che alla perfine, non sapendo come districarsene, immaginò, per non essere côlto in fallo, un suo trovato, e fu il seguente: narrò (e anche questa era girandola) come, navigando per mare, un grossissimo cavallone lo aveva portato via dalla coverta, e fattagli percuotere la testa nel bastimento così, che ne aveva perduto la memoria; col quale pretesto quando gli tornava il ricordarsi, ei rammentava; e quando non gli tornava, scusavasi con la capata nel bastimento.
Digny, intorno ai concerti presi dal Municipio col Presidente Taddei la mattina del 12 aprile, rammenta perfettamente avere letta la Notificazione dopo stampata; per gli altri fatti, non ha la minima memoria avere letto la Notificazione prima che fosse mandata alla stampa(741).
Contestatagli la disputa nella Sala delle Conferenze a cagione della mancata fede al Presidente Taddei, Digny si sovviene solo che il Guerrazzi disse: "Signori, avete fatto una Rivoluzione, ecc.;" per le altre cose, non rammenta con sufficiente precisione i dettagli (sic).
Contestatogli il fatto gravissimo del passaporto promesso e accettato, e però del contratto consumato, Digny rammenta, che la Commissione non prese deliberazione sul Guerrazzi finchè non fu trasportato a Belvedere; intorno al religioso deposto del Generale Zannetti, dichiara: "non rammento avere data alcuna assicurazione.
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