Per ammenda, i miei Giudici naturali e necessarii, trattandosi d'imputazione relativa alla malleveria ministeriale, dove intervenne perfino Decreto firmato dalla Corona, non mi consentono. Per ammenda, immaginano non so quale delitto continuo e complesso, per cui mi troverei esposto a rispondere perfino dei fatti, che io stesso mi credei in dovere reprimere. Per ammenda novella, congiungono il mio con non so quale altro, processo di Pistoia, dove, per quanto intendo, si tratta di espilazione e di altre simili turpitudini. Per ammenda (incredibile a dirsi se non fosse vero!), L'ACCUSA IL TESTIMONE ZANNETTI RIFIUTA, IL TESTIMONE DIGNY CHIAMA A DEPORRE, - e questo parmģ che tocchi la cima di quello che puņ osare un'Accusa... - Certo io sono vivo... la morte violenta di Oliverotto da Fermo, nč del Carmagnola, ho sofferto. Il secolo e il paese civili queste immanitą non consentono... dal sangue aborriscono... i troppo delicati nervi se ne irritano. Lo imputato si lascia per anni e anni nella trista compagnia dei suoi pensieri angosciosi; gli si dą spazio infinito a contemplare la sua famiglia distratta, la dissoluzione del suo corpo, la etisia della sua intelligenza; gli si nega un sorso di aria pura. - Era barbarie, ma barbarie grande, quella di levare dal mondo un uomo per morte violenta: oggi la caritą persuade restituirglielo, decorso spazio che reputasi conveniente di tempo. - Andate, affrettatevi al carcere, amici e parenti; l'ora venne per riscattare dalle mani di questa caritą il prigioniero; ricevetelo, amici e parenti; ella vi consegna - che cosa mai?
| |
Giudici Decreto Corona Pistoia Accusa Oliverotto Fermo Carmagnola
|