- Io non vedo altro mezzo: - se il tuo senno te ne suggerisce uno migliore, adopralo pure, purchè produca lo stesso effetto.
Armati di pazienza, e aspetta.
HO SENTITO CON PIACERE CHE SEI DISPOSTO A FARE UN SACRIFIZIO ALLA PATRIA PONENDO TUTTO IN OBLIO, PURCHÈ IL GOVERNO CONOSCA SOLTANTO DA QUAL PARTE STAVA L'INGANNO. - Te ne ringrazio, perchè comprerei la pace nostra a caro prezzo.
Rispondimi.
Il tuo amico ti augura bene, e ti abbraccia.
Livorno, 29 febbraio 1848.
GAETANO PAGANUCCI.
Al sig. D. F. Domenico Guerrazzi.
Nel Falcone. - Portoferraio."
Amico Carissimo.
Livorno, 19 marzo 1848. Stamattina non abbiamo potuto concludere nulla, perchè essendovi stata una dimostrazione per lo Statuto romano, non abbiamo potuto riunirci. - Però alcuni fra noi sono di parere di aspettare la tua risposta; altri di fare subito l'istanza, perchè al Governo piacerebbe averla, ed il Popolo sollecita da ogni parte. - Credo che forse aspetteremo; ma tu non tardare a scrivere. - Ti dico però francamente, e da vero amico, che bisogna accettare. - Il modo sta in te, vale a dire, che puoi scrivermi lettera, dicendo (in sostanza): "che i tuoi principii furono sempre costituzionali; fede le opere tue; che l'istituzione della Guardia ti è simpatica, come lo è a tutti." - La forma ed il resto, ognuno lo vede a modo suo. - In quanto a consentire per l'abolizione del processo politico, puoi dire, come è vero, che questo è un sacrifizio che ti si chiede; che sei sicuro del trionfo; ma che a sollecitazione non tanto degli amici, quanto di tutti, e in vista di togliere ogni occasione di discordia alla patria, ti rassegni, pronto sempre a fare in vantaggio di essa ec. ec. ec.
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