Tentò egli di opporvisi, ma l'onda era troppo forte, ed egli espia in carcere, e sotto la minaccia di un processo iniquo, gli altrui errori."
L
XXX. I giorni 11, 12, e 13 aprile 1849. - Pag 756.
Poteva, dubitare che me volesse prigione.... il Senatore Capoquadri che, Ministro di Giustizia e Grazia, volle, per eccezione amplissima ed onorevolissima, che senza esame la Curia fiorentina nell'Albo degli Avvocati potesse ascrivermi?
Sig.r Avv.° Pregiatissimo.
Per declinare dalle regole prescritte dagli ordini veglianti per l'ammissione di un Legale all'Ordine degli Avvocati, è necessario che il Postulante abbia un merito distinto. La Camera di Disciplina, che io presiedo, non saprebbe immaginarne dei più distinti di quelli che adornano la sua persona. Ed è per questo, che si è recata in sommo pregio di accoglierla nell'Ordine, a cui Ella col suo nome, col suo talento, e con le sue opere accresce lustro e decoro.
Gradisca, signor Avvocato, l'assicurazione della alta stima e considerazione, con cui ho l'onore di essere,
Firenze, 24 luglio 1848.
Sig.r F.-D. Guerrazzi, di LeiDevotiss.° Servitore
Cav.re Avv.° RANIERI LAMPORECCHI."
M
Ivi. - Pag. 762.
Colà stemmo raccolti sei: rappresentai la indecenza che le donne non potessero avere stanza appartata. Credei che a gentiluomini e a padri di famiglia dovesse comparire sacra la ragione del pudore: non risposero. Rappresentai il modo disonesto del prendermi, che mi pareva nato a un parto con quello tenuto dal Valentino a Sinigaglia per ammazzare Vitellozzo Vitelli, Oliverotto da Fermo e compagni: non risposero.
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