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      Ora vorrete voi Gentiluomini giovarvi di trame proditorie, e di fede tradita?
      Sapete voi come io stia ristretto in carcere con altre cinque persone? Io rispondo per voi, e dico risolutamente: No. Dentro una stanza alberghiamo quattro, due uomini e due donne, fra queste la nepote sedicenne, cavata per pochi giorni di convento per visitare lo Zio. Voi siete padri, o Signori. - Io non aggiungo parola; - solo desidero vi preservi il Cielo dalla umiliazione di vedere così poco curato il pudore delle vostre figliuole!...
      Da nove giorni qui altro non si fa che scalpellare, turare, mettere ferrate, cassettoni, graticole e bodole, tirare tende, inchiodare catenacci, invitiare bandelle, murare e smurare; e tutto questo con tale una perturbazione del corpo e tortura dell'animo, da non potersi con parole significare. La mancanza di aria, di moto, la vista della gente che mi soffre attorno, la cura che mi lima dentro, hanno inasprito le mie infermità, e temo peggio.
      Cagione di tanto esquisita sevizia si allegano certi segnali fatti dalle finestre. Se alcuno di voi vedesse di quale generazione sieno queste ferrate e questi cassettoni, e se sapesse che da martedì in poi stanno al posto, di leggieri vi persuadereste della falsità del rapporto. Nelle cariche che ho occupato mi son guardato sopra tutto dalle relazioni degli amici zelanti; ho preferito piuttosto le censure acerbe dei nemici, perchè le prime mi avrebbero quasi sempre sospinto a errare, le seconde qualche volta mi schiarirono. Certa fiata mi annunziarono il Barone Ricasoli far grande raccolta di armi e di cannoni, a Broglio, e mi accusavano di colpevole oscitanza perchè non commettessi perquisizioni ed altri simili fastidii: io stetti saldo, e fatta cautamente e discretamente esaminare la cosa, conobbi le armi esservi, ma non molte, e per armare la Nazionale, ed esservi pure i cannoni, ma di terra cotta.


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Apologia della vita politica
di Francesco Domenico Guerrazzi
Le Monnier Editore Firenze
1851 pagine 1183

   





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