(47) Ma e perchè dovrei tacerlo? - Il Sig. Fabbri, Gonfaloniere di Livorno, nel 6 aprile 1849 mi scriveva, tutto infiammato di patria carità per la difesa contro lo straniero, che riconciliandomi io con G. Paolo Bartolomei, egli si riprometteva persuaderlo a condursi alla frontiera, Gli mandavo per via telegrafica questa risposta: "Al Gonfaloniere di Livorno. Sarei un infame se per private dispiacenze ricusassi anche un bacio per la difesa della patria. Favorisci, ed eccita G. P. Bartolomei: per ridonargli la mia amicizia anzi cotesta è la unica via. Componga il battaglione subito. Appena fatto, lo manderò in Garfagnana, o all'Abetone." G. P. Bartolomei sovvenendo alla dura necessità della mia condizione, ha protetto il mio nipote in Piemonte; e venuto in Toscana, lo accolse in casa sua, guardandolo con amore e diligenza paterna..... L'emulazioni allora soltanto nuocciono quando sono codarde.
(48) Thiers, Histoire de la Rèvolution, Bruxelles, 1838, tom. I, cap. 3, pag. 34.
(49) È noto che il principe di Talleyrand, acuto conoscitore del cuore umano, e delle sue infermità, quando alcuna cosa commetteva a qualche subalterno gli diceva: "e sopra tutto vi raccomando di non ci metter troppo zelo!"
(50) Monitore, 14 novembre 1848.
(51) Dispacci al Prefetto di Pisa, negati.
(52) Monitore del 20 decembre 1848.
(53) Dispacci governativi negati.
(54) Detti Dispacci negati.
(55) Ordini al Prefetto Guidi Rontani negati.
(56) "Fu notata la improvvisa partenza del Ministro dell'Interno nel mezzo dell'Adunanza.
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