1. Unificazione dei due territorii togliendo la linea doganale.
2. Parificazione di tariffe per importazione, estrazione e transito.
3. Unificazione del sistema postale.
4. Reciprocità pel corso della moneta, e moneta uniforme.
5. Reciprocità di corso pei Buoni del Tesoro, e carta monetata.
6. Unità di rappresentanza all'Estero.
7. Istituzione di comune difesa.
8. Sussidio a Venezia da dividersi dai Governi.
Queste cose concesse, rimaneva inutile deliberare: poichè non erano riusciti a entrare per la via maestra, tentavano i tragetti. Insorse grave discussione fra me e il signor Montanelli principalmente intorno agli Articoli 1. 2. 5. Dice il signor Rusconi, che Roma agevolava un passo alla Toscana; mi pare anzi che gliene agevolasse più di uno..... ma per dove? Il signor Montanelli, giustamente commosso dalle mie considerazioni, chiese allontanarsi, come invero si assentò col pretesto di visitare le frontiere. Io rimasi a strigarmela co' Ministri romani. L'Articolo 7 concessi senza esitare, e stesi gli appunti per adempirlo, non che le istruzioni pei Commissarii, le quali poi vennero ridotte in bella scrittura dal signor Achille Niccolini: spedii eziandio i signori colonnello Manganaro e capitano Araldi a Bologna per sollecitare un tanto scopo. Il Governo romano non aveva mandato nessuno; aspettarono parecchi giorni invano, e se ne tornarono sconclusionati! Accolsi anche l'8°. Gli altri furono rimessi al Consiglio di Stato. Il R. Procuratore Generale pensa che questa operazione fosse un nonnulla: il signor Rusconi Procuratore Regio della Repubblica all'opposto acerbamente l'accusa.
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