POPOLO DI FIRENZE!
I segnali di un movimento retrogrado apparivano ieri sera sulle colline circostanti. Ma agli occhi tuoi, o Popolo di Firenze, splendeva un'altra fiamma, quella santissima di libertà, e col tuo sorgere pronto, risoluto ed unanime, contro l'esterno attentato, mostrasti quanto male si fosse apposto chi ti aveva sperato cooperatore alle sue nefande intenzioni.
Lode a te! Lode a tutti coloro che in questa solenne occasione si mostrarono devoti alla Patria! E bene veramente meritarono della Patria la Guardia Municipale, le milizie di Artiglieria, l'Emigrazione armata Lombarda, la Legione Polacca, e tutta la Guardia Nazionale, di cui faceva parte la Riserva. Ogni elogio sarebbe poco a significare i sentimenti che il Governo professa verso i generosi militi della Guardia fiorentina per la prova solenne di devozione che col loro numeroso e pronto concorso porgevano alla causa dell'ordine e della libertà. Esso sa che in qualunque pericolo li troverebbe egualmente pronti a rispondere alla chiamata della Patria.
Perchè sia conosciuto il carattere dell'attentata reazione, basterà dire che si gridava: - Viva i Tedeschi! - Il nemico comune d'Italia vorrebbe con questi mezzi spianarsi la via della invasione da tanto tempo desiderata.
Ma tu, o Popolo, vincerai, serbando fede in Dio che protegge l'Italia, e nella santità dei tuoi diritti. I tuoi figli già su i piani lombardi si mostrarono degni discendenti del Ferruccio, e le glorie del Mincio non saranno, ove occorra, smentite sulle rive dell'Arno.
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