Ella prenderā tutte le misure onde questo non segua. Presentemente la cittā č in calma." - (Dispaccio telegrafico al Governatore di Livorno, 11 febbraio 1849, in risposta al Dispaccio telegrafico del medesimo Governatore, che interrogava: "Si sa che Roma ha proclamata la Repubblica; non sarebbe bene insinuare a questi militi di proclamare essi pure la Repubblica venendo a Firenze? Su questo particolare attendo ordini precisi." - Vedi Documenti, pag. 481.) - Confrontisi questa domanda con la lettera dello stesso Governatore DEL 9 FEBBRAIO 1849, segnatamente con le parole: "Prevenuto dello arrivo di G. Mazzini atteso su le prime ore del giorno scorso, e consapevole dei timori che si avevano di un pronunziamento in senso repubblicano, volsi ogni cura a prevenirlo, e tutto disposi onde l'illustre Italiano meco prima che al Popolo avesse colloquio, augurandomi averlo concorde o che le cose procedessero senza danno nella santa causa comune ec." - (Documenti, pag. 306.) Donde si fa manifesto come non vi fosse trama di sorta per rovesciare la Monarchia, secondochč fantastica l'Accusa; gli ordini del Governo avversassero la Repubblica, e Mazzini a Livorno sopraggiungesse a caso; la Costituente fosse messa innanzi per arrestare la tumultuaria proclamazione della Repubblica, e finalmente che Mazzini a Firenze, mutato consiglio, non tenne il patto.
(296) Popolano del 13 febbraio 1849.
(297) Popolano del 13 febbraio 1849.
(298) Ivi.
(299) Costituente Italiana del 13 febbraio 1849.
(300) Costituente Italiana, del 13 febbraio 1849.
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