La libera votazione del Popolo è l'unico, e il santo diritto divino dei Principi: infatti la libera volontà dell'uomo, determinata dalla segreta ispirazione del suo Creatore, è il modo col quale in simili bisogne Dio si rivela agli uomini; e questa dottrina io penso che non abbisogni essere dimostrata.
Non sarà detto che voi abbiate ricevuto danno per la benevolenza dimostrata con modi così solenni a noi Toscani. Voi siete per natura, e diventaste adesso per libero consenso della mente, quasi carne della nostra carne, ed ossa delle nostre ossa. Noi vi difenderemo da tutti, e ci salveremo, o periremo insieme.
Poche sono le forze nostre, e non pertanto bastano contro i nostri nemici; e poi stanno per noi la ragione, e il buon dritto, che, come la esperienza insegna, fanno forza agl'Imperii più poderosi.
Queste leali ed esplicite dichiarazioni avranno, io spero, virtù di assicurare i timidi, e confermare i risoluti.
S. A. R. rimase oltremodo commossa dello amore dimostrato in tale occasione da cotesti Popoli; io vi commetto lo incarico onorevole di farglielo palese, e assicurarli ch'essi vengono con altrettanto affetto ricambiati; e il Principe e il suo Ministero vi aspettano con ansietà, mio egregio Signore, per consultare insieme intorno ai provvedimenti valevoli per promuovere ogni maniera di prosperità di coteste popolazioni benemerentissime." - (Monitore, 20 decembre 1848.)
(470) Dispaccio al Prefetto di Lucca del 23 febbraio 1849 - citato altrove: "Sono giunto a Pietrasanta: poco dopo è arrivata la colonna condotta dal Maggiore Petracchi, la quale, preso un poco di ristoro, si dirige immediatamente verso Viareggio.
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