(566) La Costituente Italiana, 11 marzo 1849: - "Il Governo Provvisorio Toscano non ha creduto di pronunziare primo, e consecrare la parola della Unificazione, ed ha voluto innanzi a tutto interrogare la volontà delle popolazioni, che gli aveano concesso mandato di provvedere alla loro suprema salute. Alla inesplicabile esitanza, ostinata anche dinanzi alla già chiara intenzione del Paese, una subita riparazione debbe essere accordata coll'inviare alla Assemblea Costituente Toscana gli uomini che reclameranno spontanea, unanime, l'Unione con Roma."
(567) Il Popolano, 8 marzo 1849: - .... "oltre a che il Governo nulla sembra disposto a fare affinchè le elezioni procedano in guisa da produrre il resultato che noi vogliamo, cioè la Unione con Roma e la proclamazione della Repubblica ec."
Il Popolano, 9 marzo 1849: - .... "una Legge mal concepita (del 6 marzo) è d'uopo sia anche peggio eseguita. Da ciò emergerà forse un'Assemblea di Retrogradi e di Conservatori; ed un'Assemblea di simil colore sapete a che cosa ne conduce direttamente e senza transazioni? Alla guerra civile, ec."
Anche il Regio Procuratore Generale nella sua Requisitoria, a pag. 130, ha saputo conoscere: "Che nel dì 6 marzo, lo stesso Governo Provvisorio, quasi temperando l'Atto del 14 febbraio, in cui era implicita ma positiva ed assoluta l'adesione del Governo alla Costituente italiana, decretò che l'Assemblea Legislativa toscana avrebbe usato del potere costituente, tanto per comporre insieme co' Deputati dello Stato Romano la Costituente della Italia Centrale, quanto per decretare se, e con quali condizioni, lo Stato Toscano dovesse unirsi con Roma.
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