Se un Pontefice venisse e dicesse che difendere la Patria è peccato, io gli spruzzerei l'acqua benedetta nel viso profferendo la formula: "va addietro Satana!" però che egli sarebbe il Demonio trasformato in Pontefice; e se le mie parole suonino vere, io ne chiamo in testimonio il Vangelo prima, e poi tutti i Dottori di Santa Madre Chiesa Cattolica.
Voi altri, che vi chiamate Conservatori, di leggieri comprendete, che male conserva colui che acconsente a vedere tutto disperso; fortuna, onore, libertà, a caro prezzo, con lauto sudore, con diuturni studii acquistati, tutto va in volta a modo di paglie trasportate dal turbine. Diventata l'Austria dispensiera di libertà, lascio considerare a voi qual sia per essere la parte che sfuggirà dai suoi artigli taglienti e sottili.
E se vi ha anche taluno che negli intimi precordii faccia voti per la Restaurazione, si rammenti che il suo Principe non che difendesse la frontiera, ma spingesse i Toscani alla guerra di Lombardia; che dove il voto del suo cuore si compisse, il suo Principe gli direbbe: - perchè hai consentito che mi venissero tolte la Lunigiana, e Massa e Carrara? Di queste frontiere ha bisogno la Toscana se non intende rimanere esposta al primo invasore; io lasciai più vasto lo Stato, per la tua codardia lo ritrovo diminuito. Va, tu non sei un servo fedele; tu mi stai addosso come l'insetto sopra la pianta. Io non scambio la lealtà colla viltà. Vile fosti, vile rimanti, e sgombra dal mio cospetto.
E voi, uomini ardenti, di cui lo impeto ribocca come spuma che bolle fuori del vaso, avvertite che quando ciò avviene il fuoco si spegne e il liquore scema.
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