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      Dalla sua bocca intenderà VS. la cagione che ha mosso questo mio ordine. Più tardi riceverà un rapporto dettagliato sugli avvenimenti.
      PIGLI."
      (714) "Al Governatore di Livorno il Ministro dell'Interno.
      Che cosa sono questi dispacci sibillini? Non hanno voluto ricevere Basetti? Che cosa è avvenuto? Io vuo' saperlo, e subito.
      GUERRAZZI."
      (715) Processo, a c. 2222.
      Il Conte Digny, a cui viene contestato lo esame Taddei, gira di largo dalla cantonata, e risponde: "non ho la minima memoria che la Notificazione mi fosse comunicata prima di mandarla alle stampe: rammento peraltro perfettamente, che mi fu presentata stampata. I miei Colleghi ed io, vedendo, che cotesto atto partiva unicamente dall'Assemblea, non credemmo doverci opporre alla sua pubblicazione...!" Il Conte Digny non dice la verità; e più oltre vedremo il deposto Taddei confermato pienamente: intanto nota, Lettore onesto, che l'Assemblea annunziando che prenderebbe col Municipio e col Generale della Guardia Civica i provvedimenti necessarii per salvare il Paese; se egli, Conte Digny, credeva che ciò non potesse farsi, nemmeno, come ei falsamente dichiara, avrebbe proceduto da onesto. Il silenzio del presente, che lascia in suo nome consumare un fatto, importa consenso. Il Cavaliere Martelli, uomo probo, che evidentemente dice la verità, ma forse per intempestivi riguardi non la dice intera, confessa questa chiamata, e questo invito del Professore Taddei, Presidente dell'Assemblea, con tanto studio dissimulati dai signori Digny e Brocchi, e che dimostrano l'impegno assunto di operare congiuntamente: "In cotesta mattina fui incaricato di recarmi alla Camera dei Deputati e di pregare il signor Giovacchino Taddei di recarsi al Municipio - " Anzi lo stesso Conte Digny approva i fatti contestati, perchè di tutto lo esposto Taddei non ha memoria che della lettura della Notificazione scritta; dunque il rimanente non impugna; e rispetto alla memoria, vedremo, che quella del Conte Digny, per confessione sua propria, è infelicissima.


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Apologia della vita politica
di Francesco Domenico Guerrazzi
Le Monnier Editore Firenze
1851 pagine 1183

   





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