- Papadopulo.
Mi pare avere inteso, che appunto per la restaurazione del Governo gli fosse proposto recarsi a Livorno per persuadere il Popolo a fare lo stesso. Egli acconsentì, e stabilirono di fare la gita al tocco di notte." - Ulacco. "A me pare di certo, che lo stesso Guerrazzi aderisse di venire a Livorno per l'oggetto di persuadere i Repubblicani a ritornare sotto il Governo Toscano." - Nespoli. "In cotesto giorno sentivo, che il Popolo era irritato contro il Guerrazzi, e nel timore che irrompesse, e sfogasse delle vendette sopra di lui, due volte, per quanto mi pare, fui ad avvertirlo, insinuandogli di mettersi in salvo, ed offerendogli anche di mandare verso il Prato una compagnia di Guardia Nazionale per tutelarlo nello andare alla Via ferrata Leopolda; la mattina ricusò accennando non avere alcun timore, la seconda fra le 2 e le 3 dopo mezzo giorno, per quanto mi pare, mi fece travedere di essere in trattative con altre persone da dovere aspettare, senza però che io sapessi nè su che cosa, nè con chi le avesse pendenti; in questo secondo incontro eravi anche il Generale Zannetti, che venne via meco, e non rammento se dicesse ritornare." - Chiarini. "Nespoli Emilio offrì farlo scortare dalla Guardia Nazionale fino alla Stazione della Strada ferrata: il signor Guerrazzi ricusò per aspettare le comunicazioni del Municipio dietro i concerti già tenuti precedentemente." - Zannetti. "Non lo ricordo particolarmente, ma è possibile, che io mi ci sia trovato (col Nespoli), ed anche abbia promesso al Guerrazzi di tutelarlo, perchè non facevo che adempire al dovere del mio grado.
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