E tale mai sempre abbia saluto
, esclamava il Ferruccio, "l'empio ladrone che vende l'anima ai nemici della libertà di un paese innocente!"
O giovanetto! la fortuna ti concedeva singolare vaghezza di forme; forte tu eri e animoso: non pativi difetto di beni terreni; scendevi raro germoglio dal sangue degli Chalons(40): Filiberto, principe di Orange, capitano dell'esercito imperiale, in te abbracciava il suo nepote e il suo erede... Perchè dunque lasciasti i tuoi dolci castelli? perchè i tuoi genitori canuti? Tu avresti lieti fatti e soavi gli anni loro, che adesso strascineranno fra la disperazione alla morte: - te avrebbe amato una donna, a te sorriso i cari figliuoletti. O se nella tua anima ruggiva lo spirito delle battaglie, perchè muovere ai danni d'un popolo innocente? Largo campo di onore forse non ti si apriva in Palestina, dove gl'infedeli contristano il sepolcro di Cristo? Allora il tuo sangue avrebbe bagnato il sacro terreno che bevve prima il sangue del tuo Salvatore; ti avrebbero i cieli largito la palma del martirio, dato la terra lagrime e voti. Adesso il trovatore nella sua mesta ballata ti saluterebbe campione della fede, la tua prodezza esalterebbe, ti piangerebbe come una pleiade scomparsa dal coro degli astri; - per te gemerebbe la vergine ascoltante, e la tua fama rinverdirebbe nei secoli per la rugiada delle lacrime pietose. Ora, morendo, tuo ultimo desiderio fu precipitare intero nell'oblio, perchè nel cuore consapevole sentisti come per cotesta unica via ti fosse dato scampare a infamia.
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L'Assedio di Firenze
di Francesco Domenico Guerrazzi
Libreria Dante Alighieri Milano 1869
pagine 1163 |
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