.. Spiatelo... se vedete ch'ei ponga più corde al suo arco, avvertiteci in tempo, onde anche noi possiamo mettergliene al collo una sola.
E qui spiegato l'indice, continuava: "Vi raccomandiamo in seguito il principe di Orange: se costui avesse ingegno quanta possiede mala fede e valore, noi saremmo spacciati. Ma cotesta è stoffa di cui la trama sente di ribaldo, l'ordito del pecorone. Egli intende a grandi cose; - al conte Rosso di Bevignano ha dato ordine non consegni Arezzo ad anima viva, inoltre gli confidò in segretezza volersi instituire re d'Italia, o almeno di Toscana, sposare la duchessina Caterina e comporsi in qualche modo, dopo aver messo il becco all'oca, con lo imperatore e con noi: - il conte in segretezza lo ha confidato a quanti lo vollero e non lo vollero sapere: se noi temessimo troppo di lui, a quest'ora avrebbe un altro generale l'esercito, gli avelli della sua famiglia un altro morto... Non pertanto badatelo. - Noi confidiamo meglio sul capitano dei nostri nemici che non su quello del nostro proprio esercito..."
Il signor Malatesta Baglioni!
Egli stesso, Giovanni. Vivi col tuo nemico oggi come se dovesse diventarti amico domani; vivi oggi con l'amico come se domani dovesse riuscirti nemico. Ma di lui in seguito: - ora, per procedere con ordine, udite e riponete in mente.
A questo punto stendeva il medio e poi proseguiva: "Importa moltissimo che veggiate di rinvenire modo ad appiccare qualche pratica con i cittadini: - eccovi il filo onde svolgiate agevolmente la matassa; prendete questo segno e a chiunque vi porterà il compagno date piena fede.
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L'Assedio di Firenze
di Francesco Domenico Guerrazzi
Libreria Dante Alighieri Milano 1869
pagine 1163 |
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