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      .." - Ora stende l'anulare e continua: "Nč meno vi raccomandiamo Zanobi Bartolini, uomo superbo, amante della libertą, ma di sč pił assai: guadagnarlo č impossibile, ingannarlo difficile; qui conviene adoperare l'estremo dell'arte. Questi uomini di acuto intelletto presentano quasi sempre un lato da potere essere offesi, e consiste nello stimare sč troppo, - troppo poco altrui: - fingerete che noi ci abbandoniamo nelle sue braccia, che vogliamo in tutto e per tutto rimetterci in lui, che la libertą intendiamo aver ad essere salva, arbitro egli a dettarne i regolamenti, padrone di provvedere alle sicurezze e d'imporle; null'altro desiderare noi oltre quello che si concede a qualunque cittadino non omicida, non ladro, di vivere cioč e di morire nel dolce luogo ove sortimmo la vita." - Spiegņ tutta la mano e riprese: "Fuori di modo gioverą accontare la parte col signor Malatesta. Quantunque cotesti scapestrati giovani gentiluomini abbiano ridotto in pezzi la nostra statua, noi perdoneremo loro per averci ammazzato di cera, purchč si curvino ad adorarci di carne."
      Beatissimo Padre, il mondo conosce la saviezza vostra; e certo quello mi dite del signor Malatesta muove da profondo consiglio. Pure se la mia audacia non vi offende, Santitą, avete quanto basta pensato alla scelleraggine di costui?
      Ella č una cosa questa di cui egli farą i conti col diavolo a suo tempo. A noi anche giova la sua nequizia. E poi imparate gli uomini non essere nč del tutto buoni nč cattivi affatto; - basta sapere adoperarli: - e qui sta l'arte.


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L'Assedio di Firenze
di Francesco Domenico Guerrazzi
Libreria Dante Alighieri Milano
1869 pagine 1163

   





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