E così come voi e noi lo riputiamo scellerato e sia, credereste, Giovanni, che un giorno una intera popolazione supplicasse la Regina del cielo per la salute di lui e, conseguita la grazia, consacrasse una tavola votiva a Maria consolatrice?
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Il popolo di Dio, per quello che lamentano i profeti, non edificò altari negli alti luoghi e vi adorò Moloc? Ma se la fama è vera, il glorioso pontefice Leone X vostro cugino, ora corrono dieci anni, non fece strangolare in castello Giampagolo padre del Malatesta? Non ha egli da vendicare il sangue di suo padre sopra la vostra famiglia?
Certi beneficii nuovi non tolgono di mezzo ingiurie vecchie; - ora però a tale è condotto Malatesta che, mantenendocisi avverso, la vendetta perderebbe e gli stati; delle due cose, siccome savio, accomodandosi ai tempi, renunzierà ad una, - sarà la vendetta della morte paterna: noi faremo in modo che il giorno per questa non arrivi mai. E poi Nicolò Machiavelli osserva in qualche parte delle sue scritture che gli uomini la morte del padre ti perdonano, la perdita della roba no; e la esperienza ce lo fa toccare con mano.
Renunzierà alla vendetta!... - Ella parmi cosa indegna cotesta del nome italiano; l'inferno aspetta colui che si tura le orecchie per non sentire il grido del sangue de' suoi.
Voi volete dire, il cielo aprirà alla sua anima i tesori delle sue beatitudini.
A Malatesta?
Certo che sì. - Rinunziare alla vendetta è opera meritoria, - rinunziarvi[Footnote 1:] a causa della maggiore esaltazione della Chiesa poi diventa opera anche più meritoria; - non bastando questo, noi gli concederemo l'indulgenza plenaria per le colpe commesse e per quelle che commetterà. - Andate ad aprire la porta.
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L'Assedio di Firenze
di Francesco Domenico Guerrazzi
Libreria Dante Alighieri Milano 1869
pagine 1163 |
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