Sta' pure di buon animo, figliuola mia; tu sei in mezzo a' tuoi. Anzi, ora che penso, onde diminuire le ansietà di questa povera fanciulla, e' sarebbe bene alcuno di voi, con buona licenza di messere Vico, si movesse in traccia di suo padre per le prossime vie.
Dio ve ne renda merito
, disse la fanciulla; - e poi volgendosi a Vico e per la prima volta consapevole riguardandolo, volle parlargli, e si confuse anch'ella; onde si rimase in silenzio.
Come volete, Lupo, ci poniamo in traccia del padre suo
, notarono alcuni, "se i nomi di lei e di quello ignoriamo?"
Andate
, disse la fanciulla, "e se per la notte incontrate voce alcuna di pianto che chiami Annalena, - quegli è mio padre. Se non udite la voce, il dolore lo ha ucciso."
Orsù dunque voi, Marco Guidi e voi Pierfilippo, aggiratevi qui d'intorno e vedete se per sorte vi ci abbatteste. - Tornate presto e non passate l'Arno.
Due uomini obbedivano al comando di Ludovico.
Figliuola mia
, riprese a favellare Lupo, "se io non ti rinnuovo troppo disperata memoria, dimmi a che termine si trova il nostro infelice contado?"
Ahi! trista me! - I tormenti che videro questi occhi vincono le parole. - Atti nefandi, abominazioni da demonii, immanità efferate, delitti quali non dovrebbe tollerare la pazienza di Dio. Chiunque adesso percorresse le terre già tanto fortunate del nostro contado, gli parrebbero un deserto; - le tempeste dei cieli, i fulmini, li terremoti insieme raccolti non potrebbero apportare danno uguale a quello che hanno cagionato questi empi ladroni.
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L'Assedio di Firenze
di Francesco Domenico Guerrazzi
Libreria Dante Alighieri Milano 1869
pagine 1163 |
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Vico Vico Lupo Annalena Marco Guidi Pierfilippo Arno Ludovico Lupo Dio
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