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      Ma la donna che inspira un sì grande affetto lo partecipa ella? O Cristo, che tanto imprecasti contro i farisei, come quelli che ti parvero sepolcri imbiancati, e che altro è la donna mai se non un sepolcro imbiancato? Perchè creare così splendida la coppa che contiene veleno senza pari mortale? Dio, che ponesti nel cuore dell'uomo il ribrezzo alla vista del rettile e la paura all'incontro della fiera, ond'è che non lo avvertisti dello approsimarsi della donna con queste od altre cosiffatte passioni? Forse accoglie la femmina ingegno meno perfido del rettile, o brama meno truce della fiera? Nessuno ente mai ingannò quanto la donna ha ingannato, non tradì quanto la donna ha tradito. Michelangiolo, dipingendo la prima tentazione di Satana, la quale ci fruttò la perdita del paradiso e della vita, immaginò il tentatore mezzo demonio, mezza femmina. Satana, tuttochè Satana, non seppe trovare immagine meglio adattata alle insidie... Ahi femmina! Quantunque alla vostra stirpe imprecando io turbi le ossa della defunta mia madre.... e l'anima mi rimorda come di parricidio commesso.... maledette sieno quante posseggono sopra la terra sembianze di angiolo e cuore di demonio...
      E queste parole profferisce con rabbia sì intensa, e le parole accompagna con tanto convulso atteggiare di muscoli e stridere di denti che il principe si ritrasse di alcuno spazio indietro come spaventato; dopo breve silenzio egli disse:
      Bandino, i tempi di sostenere a tutta oltranza l'onore delle dame non corrono più, e nondimeno, come cavaliere cristiano e figliuolo amoroso, io prendo a provare in campo chiuso la mia genitrice per la più casta ed onorata matrona del mondo.


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L'Assedio di Firenze
di Francesco Domenico Guerrazzi
Libreria Dante Alighieri Milano
1869 pagine 1163

   





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