- Poichč ebbi corsa lunga ora a null'altro pensando che a fuggire, incominciai a divisare dove procurarmi un asilo, come sottrarmi alle persecuzioni dei miei feroci nemici; pericoloso mi parve, ed era, ridurmi alla casa paterna, ma anelando conoscere come il caso avvenisse, colą appunto mi condussi; - oscuritą e silenzio; - chiamo, busso, torno a chiamare, e sempre invano; tolto di speranza da questa parte, il cuore mi augurando sinistramente, ma pur non sapendo qual male temere, mi venne in pensiero il castaldo che abitava certe casette di nostro alla estremitą della via; - lo trovai con la famiglia prostrato a terra, perchč le campane avevano suonato l'ora prima di notte, a recitare il De profundis per le anime dei defunti: siccome inosservato io penetrava lą dentro, udii pregare pace all'anima mia e a quella di mio padre. Sarebbe egli morto? esclamai con immenso dolore. Immaginate voi lo spavento prima, poi la meraviglia e la esultanza di quei buoni, - i soli che mi sieno occorsi nella vita. Il mio povero padre era morto pur troppo! Alle persecuzioni e all'odio del malvagio, che pei rimorsi riarde pił feroce, soccombeva. Vieni, dissi al castaldo, menami al sepolcro di mio padre. - Egli mi accompagna nel camposanto di Santo Egidio, colą si ferma davanti una fossa priva di lapide e, - qui, - mi dice piangendo, - riposa messer Pierantonio vostro padre. - Gią per la via il castaldo mi aveva narrato la fama sparsa della mia morte, l'ereditą concessa a lontani collaterali protetti dai miei nemici, il pericolo sovrastante, la nessuna speranza di giustizia; e nč anche, la potendo ottenere, la giustizia delle leggi mi sarebbe riuscita a grado, chč i miei nemici con le proprie mani avendomi distrutto, con le proprie mie mani io mi era deliberato distruggerli; dente per dente, pelle per pelle, come insegna Moisč; presi nella destra il pugnale, nella manca un pugno della terra che l'ossa ricopriva di mio padre e giurai vendicarmi.
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L'Assedio di Firenze
di Francesco Domenico Guerrazzi
Libreria Dante Alighieri Milano 1869
pagine 1163 |
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Santo Egidio Pierantonio Moisč
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