Pagina (341/1163)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
     
     
     
      CAPITOLO NONO
     
      MICHELANGIOLO BUONARROTI
     
      Io vo per vie men calpestate e solo.
     
      MICHEL. BUONARR., Madr. 50.
     
      Sonavano le due ore di notte, quando Dante da Castiglione, armato come soleva di corazza, di bracciali e di spada, salutato il buonomo che vi stava di guardia, entrò nel Palazzo della Signoria: siccome lo conoscevano svisceratissimo di quel reggimento, lo lasciarono andare non gli dicendo altre parole se non queste une: Dio vi mandi la buona notte messere Dante, - quantunque portasse sotto il mantello cosa che tentava occultare.
      Penetrato nelle più secrete stanze, bussò pianamente ad una porticciuola, e gli fu subito risposto: Avanti!
      Oh! siete voi, Dante. Io vi aspettava... mi avete portato le vesti?
      Mai sì, messere: eccovi il tôcco e la cappa spagnuola, col cappuccio di dietro, ch'è una meraviglia: se vi avvisaste portarla di giorno, sareste riputato il maggiore sbricco di Fiorenza.
      Orsù aiutami a svolgermi il becchetto del cappuccio dal collo: - bene; - or tiemmi la manica del lucco: - gran mercè; - porgi la cappa... qua il tocco; - ti pare egli che possano riconoscermi?
      Mè anche mammata... direbbe messere Franco Sacchetti.
      Andiamo.
      Uscirono: - Il magistrato chiuse con diligenza la porta delle sue camere e scese guardingo, già egli non tenne per uscire le scale comuni, bensì ne prese certe segrete per le quali giunse alla postierla del palazzo che metteva capo in via della Ninna; svoltarono subito in via dei Leoni procedendo in silenzio, e giunti che furono sul canto del Borgo dei Greci, il magistrato si ferma e, piegatosi all'orecchio del Castiglione, gli comanda:


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

L'Assedio di Firenze
di Francesco Domenico Guerrazzi
Libreria Dante Alighieri Milano
1869 pagine 1163

   





Madr Dante Castiglione Palazzo Signoria Dio Dante Dante Fiorenza Franco Sacchetti Ninna Leoni Borgo Greci Castiglione