Che vuoi rifare da gonfoloniere il denaro il quale perse da mercante in Ispagna.
Ohimè tristi! A chiunque inverecondamente proferisce tali contumelie contro di lui vi prego, messere, dire in mio nome che se ne mente per la gola.
Pure sapete il proverbio? Maledetto il gancio che si trova diritto...
Non giudicate, se non volete essere giudicati.
Di cotesti due il primo era maestro di tintoria, il secondo dottore di leggi.
Io per me faccio conto ardamene,
un personaggio sopraggiunto diceva al suo compagno.
E dove volete ripararvi?...
A Venezia, - a Roma, - presso il Turco, pure di uscirne...
E non temete la confisca dei beni...?
La roba si rifà, non la vita; e poi in buon tempo mandai danari sui banchi di Genova e di Venezia.
Ed io pure mi sono provveduto così.
Chi si era trovato mai a vedere piovere palle di bombarda! Ieri ne cadde una sul canto della loggia degli Adimari, là dalla bottega del barbiere, la quale in primis portò via di netto tutto il calcagno al capitano Mancino da Pesaro, poi, balzata quanto è lunga la piazza del Duomo, entrò in casa del pedagogo Giovanni Del Rosso, che sta nelle casette di Visdomini; - certo non vi andava a imparare di abbaco(143).
E per ultimo chi regge al difetto di vettovaglie? Dio vi salvi dal morire di fame. I pippioni costano una corona al pajo; i capponi stremenziti che paiono lanterne otto o dieci scudi; non istarne mai, non beccacce: questa è vita da inferno!
Fatevi io qua, - udite: - io ho tratto l'oroscopo, ho consultato gli astrologhi, e mi hanno profetato che Fiorenza deve cadere.
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L'Assedio di Firenze
di Francesco Domenico Guerrazzi
Libreria Dante Alighieri Milano 1869
pagine 1163 |
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