Così destramente si maneggiava l'accorto Carduccio che i capi della milizia gli mossero istanza di quello ch'egli sentiva maggiore desiderio concedere che non avevano essi di domandare. Però attelata la milizia sotto i suoi gonfaloni su la piazza di Santa Maria Novella, splendida di armi e d'insegne, difilò gonfalone per gonfalone cominciando dal quartiere di Santo Spirito verso la piazza del Duomo, tenendo la via che viene dal canto dei Carnesecchi e di Santa Maria Maggiore.
Davanti la porta di San Giovanni avevano accomodato il bellissimo altare d'argento il quale solevano esporre nelle solennità del comune; intorno a quello erano disposti sacerdoti sostenenti ceri o turiboli; i libri degli evangeli vi stavano aperti sopra. - Di rincontro all'altare accanto alla porta mezzana di Santa Maria del Fiore sedeva la Signoria, il signore Stefano Colonna ed altri maggiorenti nel magnifico tribunale ornato di panni bianchi e vermigli con baldacchino sopra, come si costuma fare nelle feste e nelle processioni. La via sparsa di lauro e di erbe odorifere.
A mano a mano che i varii drapelli dei gonfaloni si accostano all'altare, piegano il ginocchio, declinano verso terra le armi e la insegna. Il capitano pone a nome di tutti la destra sopra l'Evangelio e proferisce la formula del giuramento, che i soldati ripetono, e quindi voltatisi alla Signoria con gesti convenevoli le rendono la debita reverenza. I trombetti e i pifferi del comune sonando restituiscono i saluti.
I gonfalonieri, svoltando dal campanile e procedendo per le vie del Proconsolo, del Palagio e del Diluvio, si conducono al tempio di Santa Croce.
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L'Assedio di Firenze
di Francesco Domenico Guerrazzi
Libreria Dante Alighieri Milano 1869
pagine 1163 |
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