.. Appunto perchè ogni cosa finisce, bisogna ingegnarci a godere molto nella vita... - ma veramente finisce ella la vita? - Oh! sì, finisce; godiamo e come? Con l'amore forse? Io non ci credo: e poi sta nella potenza altrui darlo o negarlo: il timore puoi incuterlo quando meglio ti sembra. Godimento vero consiste nel far paura. Sopra tutti avventuroso l'Eterno, perocchè i pensieri di sdegno gli scoppino fuori dalla fronte come fulmini. Bene mi talenta Fiorenza, ma la vagheggia il papa; la croce di questo prete percuote più forte della mia daga: ond'io, Fiorenza, comunque bella tu sia e tu mi piaccia assai, ti abbandono alle voglie del sacerdote con un sospiro; a patto però che sia nostra Perugia. - Senti... il gallo canta! - Vorrebbe forse egli dirmi essere io traditore? Il gallo cantò a san Pietro quando egli rinnegava Cristo; - io non rinnego nessuno, anzi gratifico il vicario di Cristo, e mi si deve professare amico san Pietro. - Se mai mi dannassi l'anima, san Pietro, ramméntati che il faccio proprio per la tua Chiesa, sicchè quando Dio non vede tu mi aprirai le porte del paradiso alla sfuggita. - Giuda! Chi è che ha rammentato Giuda? Ah! mi sono io stesso susurrato questo nome all'orecchie. Come entra Giuda con me? Giuda gitta via il prezzo, ed io lo prendo; Giuda s'impicca, ed io nè m'impicco nè mi lascerò impiccare... - Non mi lascerò. Bada, Malatesta, vecchia fama nel mondo dice orbi i Fiorentini; però guai a te, se di alcun poco schiudano gli occhi... e quel Carduccio, comechè gli mandi strambi, e' ci vede meglio che se gli avesse diritti; - ramméntati di Baldaccio dell'Anguillara:... non obliare Pagolo Vitelli ch'ebbe la testa mozza prima di accorgersene.
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L'Assedio di Firenze
di Francesco Domenico Guerrazzi
Libreria Dante Alighieri Milano 1869
pagine 1163 |
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