.. e l'ho per bazza.. - Sua Santità si raccomanda alla Vostra Magnificenza a voce, e meglio in questo scritto che sì compiaccia di tradire presto e bene, onde la città non soffra e non rovini il contado.... non vi par egli caritatevole il buon pontefice? Udiste mai carità più pelosa di questa?
Cencio, dimmi, ti sembra ch'io possa stare sicuro del papa?
Ringraziate messere vostro padre, che vi lasciò terre e castelli, perchè voi, per lo ingegno che avete, non vi trovereste a possedere tanto terreno da stendervi sopra il vostro mantello bagnato.
Ch'è questo, Cencio?
Egli è, che il papa vi ha promesso certamente, e per la facoltà datavi di tenere le milizie in Fiorenza finchè non vi abbia soddisfatto è probabile che le cose promesse egli vi abbia a mantenere; - ma andando voi ad abitare su quello della Chiesa, è del pari probabile che un giorno vi tolga la roba e la vita per giunta....
Ma io cercherò di non somministrargliene causa veruna.
Chi il suo can vuole ammazzare, un pretesto sa trovare, mi diceva mia madre, che Dio abbia in pace.
Or dunque, Cencio, che mi consiglieresti?
Oh! la Magnificenza Vostra vuole abbassarsi a tôrre consiglio da un pendaglio da forca quale sono io? E poi prima del fatto avrei forse potuto suggerire anch'io un poco d'avviso; ora a cosa finita non mi rimane altro che lodare; e' sarebbe come se un poeta venisse a domandarvi il vostro parere sopra un sonetto stampato.
Nondimanco parla.
Prima di tutto avrei bene atteso ad esaminare la mia condizione, e se mi fosse tornato a mostrarmi buono o tristo; dove le parti avessi veduto uguali o di poco inferiori pel buono, mi sarei posto alla ventura per questo; conciossiachè la fama mi piaccia, e ogni uomo senta in sè il gentile orgoglio di essere salutato magnanimo.
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L'Assedio di Firenze
di Francesco Domenico Guerrazzi
Libreria Dante Alighieri Milano 1869
pagine 1163 |
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