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      Malatesta stendendovi sopra prontissime le mani, aprendo le labbra ad un sorriso, mentre gli stavano i denti stretti pel freddo della paura, sibilò in certo modo le parole che seguono:
      E' sarebbe, messere, bene strana novella che io mi presentassi a giurare fedeltà co' patti del tradimento sopra la persona....
      Dio solo
      , soggiunse Dante, "penetra nei cuori..."
      Talvolta anche l'uomo
      , proruppe il gonfaloniere Carducci, - e le parole accompagnò con tale uno sguardo tagliente che Malatesta si sentì come fulminato: - forse gli mancava l'animo dove per ricoprire la insolita confusione non si fosse affrettato a toccare gli Evangeli e proferire il giuramento. Furono gli Evangeli la tavola che lo salvò dal naufragio; - ma Dio non paga il sabato.
      Chi va in Terra - Nova, trova per quanto corre la fama, scogli i quali, comechè di leggieri battuti, fanno sollevare le acque a spaventevole grossezza, con rumore di tuoni e spessa morte di cui si avvisa percuoterli(166). Il popolo si assomiglia a questi scogli quando vede o sente cosa, che lo commuova forte a passione. Contemplato quel giuramento, che gli pareva sicurissimo pegno di libertà, dette in un grido... era di allegrezza o di rabbia? Già mezzo lo aveva prorotto il popolo, e Malatesta non ne ravvisava lo scopo; - piegò il capo atterrito, il grido fu pieno, ed il suo cuore esultò. Ormai il cuore di Malatesta ha messo il tallo sul delitto; i suoi fati lo tirano. E non pertanto Malatesta fu un giorno valoroso capitano e versò copia di sangue in Romagna in pro dei Veneziani.


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L'Assedio di Firenze
di Francesco Domenico Guerrazzi
Libreria Dante Alighieri Milano
1869 pagine 1163

   





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